Dunque… Ho cambiato il forno. Dopo aver vissuto per più di tre anni con un forno di presunta ottima marca (che eviterò di nominare nella mia magnanimità onde evitare cattiva pubblicità) che dopo cinque –giuro cinque cronometrati- minuti mi bruciava la superficie di ogni ricetta dolce o salata lasciandola cruda all’interno, ora posso finalmente fallire per mia colpa esclusiva.
Ovviamente sono stata presa da rinnovata frenesia culinaria che si era smorzata (quantomeno per quanto riguarda le ricette cotte al forno per l’appunto) a causa del continuo odore di bruciato alternato a cattiva digestione per mancata lievitazione o impasto crudo. E la rinnovata frenesia si è accompagnata al desiderio di condividere tentativi, successi e fallimenti, per dare e ricevere idee e suggerimenti (oltre al dimostrare con immensa soddisfazione al mio incredulo compagno che la colpa era del forno, non mia, e che io SO cucinare).Non sono uno chef fantasioso e geniale: sono una che cucina. Qualche volta dalle mie mani escono manicaretti prelibati, altre volte mostriciattoli poco accattivanti.
Qui troverete quindi in tutta la loro onestà i miei tentativi di riprodurre quelle ricette che –grazie a foto, ingredienti contenuti, o qualunque altro motivo- mi hanno attirata nel corso di anni in cui ho ritagliato/raccolto/scaricato/stampato/fotocopiato etc. saltellando tra giornali, blog, libri e riviste, o che ho inventato per necessità ispirata dagli ingredienti che mi trovavo a casa in quel momento.
Giuro: vi racconterò anche quando “l’esperimento” non sarà andato troppo bene, così mi potrete dire dove ho sbagliato o come migliorare una ricetta che non mi ha entusiasmato. Citerò –dove sarà possibile- le fonti e come reperirle, così come condividerò il mio entusiasmo per le ricette di un determinato libro o chef, o pubblicizzerò un locale dove ho mangiato particolarmente bene. Il titolo del blog dice abbastanza, no?! Va bene che cucino, però mangio anche!
E, a proposito di blog, sappiate che non ne ho mai avuto uno: avrò dei problemi inizialmente ad orientarmi, spero di migliorare con la “pratica”, quindi accetto suggerimenti anche su questo argomento. Infine, scusate per le foto: fotografare il cibo è un’arte molto alta, che non possiedo per ora. Prometto che chiederò suggerimenti e proverò a migliorare anche in questo.
Dunque, iniziamo alla grande: qui sotto troverete una ricetta ispirata qualche settimana fa dalla rubrica di Vissani sul Venerdì di Repubblica. Scrivo ispirata perché la versione del grande chef era ovviamente un “pochino” più elaborata, e io l’ho semplificata e modificata adattandola agli ingredienti che avevo in quel momento disponibili. La ricetta prevedeva del pesce crudo, ma non avendo l’abbattitore io ho cotto i filetti al vapore. Comunque l’abbinamento, neanche a dirlo, è perfetto, o Vissani non sarebbe Vissani, e il procedimento per la salsa non è così complicato, semmai un po’ noiosetto per la bollitura e sbucciatura delle castagne… però c’è un’alternativa: nei supermercati più forniti si trovano castagne già lessate e sbucciate sotto vuoto che basta schiaffare 5 minuti in acqua bollente! Non le ho provate per questa ricetta ma in altre occasioni, e credo proprio che potrebbero andar bene comunque.
Filetti di branzino (o spigola che dir si voglia) su salsa di castagne
-40 gr di castagne lessate
-uno scalogno
-aglio
-alloro (io però avevo il rosmarino)
-25 cl di brodo vegetale
-olio evo
Per la salsa, fate dorare lo scalogno tritato in un filo di olio evo, con uno spicchio d’aglio e l’alloro. Aggiungete le castagne lessate, sbucciate e sbriciolate, lasciate insaporire per qualche minuto, poi aggiungere il brodo. Portate a bollore, togliete l’aglio e l’alloro, e passate nel mixer (nel frullatore, nel robottino, insomma, quello che avete per “cremizzare” il cibo). A questo punto versate un po’ di salsa nel piatto, e sulla salsa adagiate i filetti di branzino che nel frattempo avrete cotto con pochissimo sale e pepe con un metodo leggero come il vapore, e completare con un filo d’olio evo.
Buon appetito!
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